Oggi, riflettiamo su un profondo insegnamento tratto dalla Chandogya Upanishad, che esplora la perdita dell’identità individuale nell’unità del Sé universale.
Il messaggio di Baba Ganga Dass (Chandogya Upanishad 6.9.2):
“ते यथा तत्र न विवेकं लभन्तेऽमुष्याहं वृक्षस्य रसोऽस्म्यमुष्याहं वृक्षस्य रसोऽस्मीत्येवमेव खलु सोम्येमाः सर्वाः प्रजाः सति सम्पद्य न विदुः सति सम्पद्यामह इति ॥ ६.९.२ ॥
O Somya, e così come quei succhi ora non sono più consapevoli delle loro identità separate, pensando, ‘Io sono il succo di questo albero,’ e ‘Io sono il succo di quell’albero’; similmente, quando tutti questi esseri raggiungono l’unità nel Sé, non ne sono consapevoli. Non pensano, ‘Una volta eravamo separati, ma ora siamo tutti uniti nel Sé.’”
Riflessione:
Questo versetto ci invita a considerare come, nel processo spirituale, la percezione delle distinzioni individuali si dissolve nell’esperienza dell’unità con il Sé universale. La metafora dei succhi che perdono la loro identità originaria per fondersi in un’unica essenza ci aiuta a comprendere il concetto di non-dualità, fondamentale nella filosofia vedanta.
Meditazione Proposta:
Medita sulla nozione di perdita dell’ego e sull’esperienza dell’unità con il tutto. Cerca di percepire meno le distinzioni tra te e gli altri, tra te e l’ambiente, riconoscendo che, a un livello più profondo, tutto è interconnesso e uno.
Invito alla Condivisione:
Hai mai sperimentato momenti di profonda connessione e unità, dove le barriere del sé individuale sembravano dissolversi? Come ha influenzato questo la tua visione del mondo e delle tue relazioni? Condividi la tua esperienza nei commenti per arricchire la nostra comprensione collettiva di queste profonde verità spirituali.
post originale di Baba Ganga Dass su https://www.facebook.com/share/p/hrBagKMWwrGp8Fq3/?mibextid=WC7FNe
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