Oggi, esploriamo un profondo insegnamento della Bhagavad Gita che offre una guida essenziale sulla natura dell'azione yogica e sul percorso verso la purificazione interiore.
**Il messaggio di Baba Ganga Dass (Bhagavad Gita 5.11):**
"कायेन मनसा बुद्ध्या केवलैरिन्द्रियैरपि | योगिन: कर्म कुर्वन्ति सङ्गं त्यक्त्वात्मशुद्धये || 11||
Con il corpo, la mente, l'intelletto e persino solo con i sensi, i yogi compiono azioni, rinunciando all'attaccamento per la purificazione del sé."
**Riflessione:**
Questo verso sottolinea l'importanza di agire senza attaccamento e senza il senso di possesso personale ("mio"). I yogi, coloro che perseguono un cammino spirituale, sono invitati a eseguire le loro azioni consapevolmente, utilizzando il corpo, la mente, l'intelletto e i sensi, ma sempre distaccandosi dai frutti delle loro azioni. Questo distacco non solo purifica l'anima, ma libera l'individuo dai cicli di desiderio e reattività che legano al samsara (il ciclo di nascita e rinascita).
**Meditazione Proposta:**
Rifletti sulle tue azioni quotidiane e su come potresti praticare una maggiore non-attaccamento nel loro compimento. Considera meditazioni o pratiche che ti aiutino a ridurre il senso di "mio" nelle tue attività, permettendoti di agire con maggiore libertà e chiarezza.
**Invito alla Condivisione:**
Hai esperienze di come l'agire senza attaccamento abbia influenzato la tua vita? Condividi nei commenti come questa pratica ha portato a una maggiore serenità o chiarezza nel tuo percorso spirituale.
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